“L’inchiesta firmata da Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul Corriere della Sera di oggi mette in luce un dato centrale della sanità lombarda, che è lo squilibrio tra tra ospedali pubblici e ospedali privati. Lo dicono in numeri di Agenas, illustrati da Gabanelli e Ravizza: mentre il pubblico deve curare tutti, il privato può scegliere su quali interventi puntare, perché vengono pagati meglio dal sistema sanitario regionale. Il risultato è che il pubblico chiude i bilanci in passivo, che vanno ripianati con soldi pubblici, e il privato li chiude in attivo, facendo poi “campagna acquisti” a suon di contratti tra i primari degli ospedali pubblici. Il primo si indebolisce e il secondo si rafforza, mentre i cittadini non vedono ridursi i tempi di attesa per le prestazioni di cui hanno bisogno. In Regione stiamo per affrontare la riforma della sanità così come uscita dalla riforma Maroni, e noi insisteremo su un principio: la Regione deve poter governare l’offerta di prestazioni sanitarie, cioè deve accreditare il privato per gli interventi di cui c’è maggior bisogno. Serve un equilibrio che il centrodestra che guida la Regione da oltre venticinque anni, non ha mai voluto tenere. Noi faremo tutto il possibile per riportare questo equilibrio durante la discussione in commissione e in Aula. Tutti devono fare ciò che serve, non solo ciò che rende. Perché il sistema deve essere costruito attorno ai bisogni delle persone, non alle esigenze di profitto delle singole strutture.”
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella.
Milano, 28 giugno 2021