“Regione Lombardia deve dar conto dell’iter di applicazione della delibera che determina la prosecuzione dell’esercizio delle grandi derivazioni idroelettriche con concessioni scadute. Sul fronte economico i territori aspettano risposte”.
È così che il consigliere regionale Jacopo Scandella annuncia un’interrogazione presentata proprio in questi giorni, con richiesta di risposta in commissione, alla giunta lombarda e che ha per oggetto proprio l’esercizio delle grandi derivazioni idroelettriche e la riscossione dei relativi canoni.
“In sintesi – fa sapere Scandella – chiediamo che punto sia la verifica di Regione Lombardia circa l’adempimento delle condizioni stabilite, da parte dei gestori delle grandi derivazioni idroelettriche scadute, e se vi siano delle criticità riscontrate rispetto alle prescrizioni previste. E ancora, rispetto all’obbligo di fornitura gratuita in favore di Regione Lombardia, quali siano gli accordi che la stessa Regione ha stipulato e come intenda utilizzare questa risorsa. Infine, quali siano i tempi di riscossione dei canoni e la loro contestuale distribuzione sui territori”.
“Nella delibera dello scorso dicembre, si stabiliva il proseguimento dell’attività nel rispetto delle disposizioni legislative nazionali e regionali. Ad oggi, tuttavia – ed ecco il motivo dell’interrogazione – non abbiamo avuto aggiornamenti, nemmeno del programma degli interventi che gli ex concessionari avrebbero dovuto effettuare. La riscossione dei canoni e la loro distribuzione rappresenta un’occasione fondamentale, soprattutto per il rilancio dei territori più periferici. Riguardo alle piccole e grandi derivazioni, parliamo di oltre 60 milioni di euro incassati ogni anno dalla Regione e che devono essere trasferiti per finanziare opere e servizi”.
Elena La Mura
Ufficio stampa Gruppo PD
Consiglio regionale della Lombardia