Una nuova sanità per la Lombardia

Sanità

Giugno 3, 2021

Avere alcuni dei migliori ospedali d’Italia non è sufficiente se poi sul territorio mancano medici e infermieri, la prevenzione è carente, ci sono liste d’attesa troppo lunghe, il costo di farmaci e terapie per molti è troppo alto. Il sistema deve ruotare attorno ai bisogni delle persone, non al business. E ritrovare un equilibrio tra ospedale e territorio, tra centri e periferie.

LA SALUTE NON E’ UN BUSINESS
Usciamo da una logica di puro profitto, che spinge le strutture sanitarie ad erogare le prestazioni che rendono più soldi, tagliando quelle meno remunerative. Istituiamo un’Agenzia regionale per il governo della sanità: sia pubblico che privato devono fare ciò che serve, non ciò che rende.

CENTRALITA’ DELLE CURE TERRITORIALI
Tutto ciò che sta più vicino alle persone – medici di base in forma associata, infermieri di famiglia, case della comunità, assistenza domiciliare, RSA, RSD e CSE, farmacie o consultori, ad esempio – deve essere potenziato e integrato in una rete di Distretti che – con il coinvolgimento dei Comuni – eroghino servizi territoriali di qualità. Prendiamoci cura delle persone vicino a casa e lasciamo al Pronto Soccorso la gestione delle emergenze.

UNA PRESA IN CARICO VERA DELLE PERSONE FRAGILI
Rivediamo il sistema di accompagnamento delle persone disabili, fragili, con patologie croniche o della salute mentale. Serve un percorso di cura personalizzato con figure dedicate che garantiscano una presa in carico globale dei bisogni della persona.

PIU’ ATTENZIONE ALLE ZONE PERIFERICHE
La qualità dei servizi offerti alle persone è spesso molto diversa tra città e paesi, tra centri e periferie. Le alte specialità si concentrino nelle strutture principali, ma servono più investimenti e più personale per garantire i servizi anche nelle zone periferiche. Non devono esserci cittadini di serie B.

CURARSI E’ UN DIRITTO DI TUTTI
Le liste d’attesa troppo lunghe negano il diritto alla salute: tagliarle deve essere un obiettivo primario del sistema. Chi è in difficoltà economica non deve pagare. Vanno ridotti i costi di ticket e farmaci, in particolare per i pazienti cronici.

INNOVAZIONE E SEMPLIFICAZIONE
Più visite ed esami a domicilio, anche utilizzando la telemedicina. Fascicolo elettronico a disposizione di chi sostituisce il medico di base. Prenotazioni, referti, pagamenti: tutto deve poter essere fatto on-line o in farmacia.

LE NOMINE: MERITO E QUALITA’
I Direttori generali devono essere scelti per merito, privilegiando capacità, esperienze e risultati ottenuti. Vanno valutati per la qualità delle cure, non solo per il rispetto dei budget. I dirigenti non all’altezza sono un grave pericolo per la salute.

Il sistema sanitario lombardo ha bisogno di una vera riforma. La legge sanitaria regionale del 2015 era una sperimentazione, scaduta nel dicembre 2020, che deve essere obbligatoriamente cambiata. La pandemia ha messo in luce da un lato la professionalità e la dedizione del personale sanitario, dall’altro i limiti strutturali del sistema, in particolare riguardo alla carenza di servizi territoriali. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica 15 miliardi di euro proprio al miglioramento del sistema sanitario: per tutti questi motivi ci sono le condizioni per cambiare davvero. Noi faremo tutto il possibile perché questo accada.

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