L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è un organo composto da 5 membri – sugli 80 consiglieri regionali complessivi – di cui 3 di maggioranza e 2 di minoranza: 1 presidente, 2 vice-presidenti e 2 consiglieri segretari.
I suoi compiti hanno a che fare con le deliberazioni relative al bilancio del Consiglio stesso, ai patrocini, al personale, all’attività di comunicazione istituzionale e rappresentanza in Italia e all’estero,
oltre che a tutti quegli strumenti che devono mettere in condizione i colleghi consiglieri di poter svolgere al meglio il proprio mandato – accessi agli atti, organizzazione dei lavori.
Per un consigliere di minoranza è uno degli incarichi più “alti” a cui si può ambire e consentitemi un pizzico di orgoglio per essere entrato a farne parte, il 15 marzo 2023, durante la prima seduta della XII legislatura regionale, nella quale sono stato appunto eletto Consigliere segretario in rappresentanza delle opposizioni.
Non è però un ruolo che si interpreta a livello personale, individuale: sono all’interno dell’Ufficio di Presidenza grazie al sostegno dei gruppi di opposizione – Patto Civico, Alleanza Verdi Sinistra Lombardia, Movimento 5 Stelle Lombardia, Italia Viva, Gruppo PD Lombardia – e per rappresentare innanzitutto le loro esigenze.
Nel corso dei primi due anni mi sono occupato molto di due aspetti: da un lato far crescere la relazione tra Consiglio regionale e scuole, aumentando il numero di classi che vengono in visita a Palazzo Pirelli per conoscere da vicino i luoghi e i contenuti del nostro lavoro, e sostenendo anche un progetto che porterà direttamente nelle classi, a domicilio, interventi di educazione alla cittadinanza con particolare attenzione appunto al nostro Consiglio. Sempre nel solco dell’informazione, della conoscenza e della partecipazione, ho promosso un sondaggio che verrà effettuato nei prossimi mesi sulle ragioni (e i possibili rimedi) dell’astensionismo elettorale. È il primo passo di un percorso che vorrei culminasse con l’approvazione della prima legge regionale lombarda dedicata alla partecipazione politica, per incentivare il dibattito tra voci diverse – che è il sale della democrazia – in tutti i luoghi possibili e con tutti gli alleati possibili.
Il secondo ambito a cui ho dedicato la maggiore attenzione è la rappresentanza del Consiglio regionale in Italia e soprattutto all’estero. Ho partecipato alla Settimana Europea delle Regioni che si tiene ad ottobre ogni anno a Bruxelles e contribuisce a far emergere i bisogni dei singoli territori europei; ho aderito ai gruppi di lavoro in seno alla CALRE – la Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee – occupandomi di montagna, aree interne e periferiche; sono stato prima a Palermo e poi a Tunisi con l’AICCRE – l’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa – per un progetto di conoscenza reciproca che si è sviluppato in un accordo di cooperazione e scambio tra comuni lombardi e tunisini, a partire dalle strategie che le regioni utilizzano per valorizzare il turismo, i propri luoghi e i prodotti tipici.
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